PUNTA IL CIELO

Accucciata sul balcone guardavo il fumo della sigaretta svanire.
Nel seguirne la danza ho alzato lo sguardo seguendo il profilo della ringhiera sino al vaso e oltre il suo bordo.
E c’era una cosa che prima non c’era, una cosa che non c’è stata mai.
Una punta verde che arrogante spuntava dalla terra bagnata da mille giorni di pioggia e di gelo.
E accanto a lei altre, più piccole, ancora in parte nascoste.
Ho alzato la testa e c’era questo azzurro pulito nel cielo e la luce forte.
Ho controllato i vasi: non hanno seguito i miei disegni, non sono nell’ordine in cui li avevo messi a novembre. Han fatto di testa loro, seguendo percorsi che non erano miei.
E sono spuntati di nascosto, mentre fuori pioveva, quando nessuno li poteva vedere.
Ora non faccio che vederla, quella punta di tulipano.
Mi giro e quel dito verde smeraldo che punta il sole occupa tutto il mio sguardo.
E ogni volta sono un pochino più felice.